L’attuale chiesa di Azzone, in antichità Zono, venne edificata nel XVIII secolo sopra l’originaria di cui non si ha datazione certa.
La Chiesa di Schilpario, dedicata a Sant’Antonio da Padova, la cui prima pietra fu posta il 14 maggio 1664 e aperta al culto nell’anno del suo compimento il 1682, sorge nello stesso sito in cui nel 1338 fu edificata la primigenia, elevata a Parrocchiale il 26 marzo 1387, a seguito dello scorporo dalla Chiesa di San Giorgio di Vilmaggiore.
La Chiesa di Sant’Andrea Apostolo, eretta in località Dezzolo, divenne parrocchiale nel 1599, secondo quanto riportato da Pagnoni, con decreto del Vescovo Giovan Battista Milani, per scorporo dalla Parrocchia di Santa Maria in Vilminore.
L’attuale Chiesa, dedicata a San Rocco, fu edificata nel 1660, e, successivamente, nel 1664 divenne Parrocchiale con decreto del Vescovo Gregorio Barbarigo in seguito allo scorporo dalla Chiesa dell’Antica Pieve.
Nonostante le origini della cultura cristiana nella contrada di Dezzo siano sconosciute, un’iscrizione esistente in un antico codice dell’archivio parrocchiale, ora disperso, ci viene in aiuto: essa narra di come un edificio sacro, in Dezzo, sia stato realizzato nell’anno 1350, data questa, non a caso, di qualche decennio successiva all’erezione a Parrocchiale della Chiesa di Azzone.
L’edificio, originariamente edificato attorno al 1300, è stato sottoposto, nel 1600 e nel 1729, a interventi di rifacimento che gli hanno conferito l’aspetto attuale.
La Chiesa Parrocchiale di Vilminore, pilastro della tradizione religiosa del territorio, ha le sue radici storiche nel XIII secolo, quando furono costruiti i primi insediamenti religiosi nella zona.
La Chiesa Parrocchiale della Natività di Maria Vergine, edificata sul finire del XVI secolo, presenta una struttura semplice e dotata, come molte chiese di quel tempo, di un portichetto esterno a protezione dell’ingresso principale con il suo serramento in noce scolpito, opera del Piccini.
L’attuale Chiesa Parrocchiale di Colere venne edificata fra il 1775 e il 1788 in posizione centrale, negli Zanoli, ubicazione equidistante dalle numerose contrade che costituivano l’abitato di Colere con i relativi piccoli luoghi di culto tra cui il Cesulì, che aveva assolto alla funzione di Parrocchiale dal 1459, dopo la separazione dalla comunità di Santa Maria in Vilminore.
Nona è un piccolo borgo montano della Valle di Scalve, suggestiva valle alpina situata nelle Prealpi Orobie, in provincia di Bergamo, Lombardia che appare circondata da imponenti montagne, come il Pizzo Camino e la Presolana. Il borgo di Nona, nel censimento del 1666, è denominato Annona, toponimo la cui probabile origine latina rinvia alla presenza, in loco, di un magazzino di approvvigionamenti destinati alle maestranze e lavoratori delle vicine miniere di Manina.