Nona, paese natale di Piccini, oggi frazione di Vilminore di Scalve in provincia di Bergamo, è un suggestivo borgo montano della Val di Scalve, la quale ha i suoi baluardi nel massiccio della Presolana nelle Prealpi Orobie, per il confine bergamasco con la Val Seriana, e nel dolomitico Pizzo Camino, per quello della media Val Camonica. Nel censimento del 1666, epoca in cui visse lo scultore scalvino, il borgo di Nona era denominato Annona, toponimo la cui probabile origine latina rinvia alla presenza, in loco, di un magazzino di approvvigionamenti destinati alle maestranze e lavoratori delle vicine miniere di Manina. La famiglia Piccini fa parte dell’Associazione vicinale di Nona, contrada che all’epoca conta un centinaio di residenti. Nel dicembre del 1725 Gio Gioseppe Piccini “…finisce di vivere nella sua patria di Nona, dove quasi sempre aveva fatto sua dimora, e fu sepolto in quella parrocchiale, che tanto di sue eccellenti fatture era stata abbellita.”
Il portale con contorno in pietra rimontato in una struttura vicina al sito originario
Il sito oggi
Lo stemma della famiglia Piccini inciso sul contorno in pietra della porta e riportato sull’albero genealogico
Estratto mappa attuale con individuazione ben evidente del sedime della casa
Il sito dove sorgeva la casa; oggi rudere
Ortofoto di Nona con individuazione del sito dove un tempo sorgeva la casa